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martedì 13 novembre 2012

dalla comunità del cibo pasta madre

Disinformazione Pubblicato da Riccardo Le belle parole fanno vendere di più. Questo era il marketing di qualche decennio fa, che ci faceva sentire più forti, più intelligenti e più belli. Oggi, con il mercato che sta cambiando, sono le emozioni "naturali" che trainano i consumi, specie delle categorie di persone più abbienti. E allora la parola naturale si spreca ovunque, dai cibi alla cosmetici, per non parlare dei pani, dove la fantomatica lievitazione naturale appare ormai ovunque, dalle pubblicità delle pizzerie da asporto ai pannelli di bar ai menu dei ristoranti. Lo sapete già, non c'è bisogno che ve lo dica io. Lievitazione naturale non significa niente. O meglio, niente di più che "lievitazione fatta da esseri viventi". E essere viventi sono sia i lieviti iperselezionati contenuti nel lievito compresso (alias lievito di birra) sia tutta quella bella biodivesrità di animalini che vive dentro la nostra pasta madre. Utilizzare il termine "lievitazione naturale" non è, al momento, per la inutile legge sul pane in vigore, illegale, ma è a mio modo di vedere un termine scorretto per far leva sui sentimenti di un consumatore che cerca qualcosa di nuovo, e trova invece qualcosa di vecchio. Poi...il grano ogm. Attualmente non esiste grano (frumento) ogm... commercializzato sul mercato. Certo, sicuramente lo stanno studiando e per certo le amorevoli multinazionali del settore stanno cercando di fare in modo che il grano sia, dopo mais e soia, l'ennesima coltura ogm ammessa anche per l'alimentazione umana. Grazie a Dio ancora non è così. Non dobbiamo abbassare la guardia, ma scrivere "utilizzo di grano NO OGM" è di per sè disinformazione. Non commento la doppia ripetizione di "lievito", segno ancor di più che quella "lievitazione naturale" messa in bella mostra all'inizio del paragrafo era per stimolare il nostro cuore e non il nostro cervello, così come stendo un velo pietoso sullo zucchero e sull'olio vegetale. Credo non ci sia bisogno di commentare. Facciamo attenzione a quello che il marketing ci propina per farci consumare di più e sopratutto consumare quello che esattamente vogliono loro. L'ignoranza non è un bene, e solo attraverso il continuo stimolare della nostra intelligenza saremo in grado di districarci di fronte a queste trappole. Secondo voi, dove è stata scattata questa foto?

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